di Luigi Pratesi
illustrazione di Rosario Gulli.
(Nello)
«Corpo di mille bombe! Questo vecchio non è poi così inutile come credono se sono arrivato sin qui.»
Dalla finestra filtrava una luce tenue, come di candela. Alle sue spalle il frusciare scostante delle foglie e un vento uggiolante. Il colpo di grazia per la sua schiena, ma il miglior alleato in cui poteva sperare se voleva uscire di lì senza farsi scoprire.
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Nell’episodio precedente abbiamo osservato Camilla. Siamo entrati di nascosto dalla porta di servizio e ci siamo accomodati in camera sua. Era lì, seduta sul pavimento con le spalle al muro, intenta ad ascoltare il dialogo tra suo padre e l’ispettore. Le siamo stati accanto per quanto possibile, le abbiamo letto nella mente, ascoltando i suoi pensieri. Abbiamo cercato di comprenderla nel suo conflitto interiore con la madre fatto di odio e di amore.
Stasera ad FN314 non si muove una foglia. Solo un signore anziano si aggira dondolando per le viuzze del paese. È Nello. Mette un piede davanti l’altro distrattamente, la sua testa è altrove, i suoi pensieri si perdono tra la spuma di mare e l’odore di salsedine della sua giovinezza. Volano leggeri addentrandosi nei bei momenti passati con la sua Francesca. Poi la sua mente si fa scura, si adombra come la strada che percorre con il passare dei minuti.
Cosa frulla nella testa di Nello nessuno lo può sapere. si aggira per il paese, si ferma al pub, cammina un po' curvo con la testa bassa. C'è chi lo lascia passare e gli parla alle spalle, chi lo ignora, chi non si fida di lui. Per alcuni è solo l'uomo che toglie di mezzo le rane, quello che viene dal mare, il vecchio pazzo. Per altri è un signore schivo e solitario che sembra nascondere qualcosa.