Cosa è che ci rende umani? Charlie Chaplin ha detto che più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che di intelligenza, abbiamo bisogno di dolcezza e bontà cogliendo a pieno, a mio avviso, la differenza profonda dell’essere umano con i robot.
L’intelligenza artificiale, come dice il nome stesso, è la concretizzazione materiale della intelligenza umana resa efficiente e infallibile. In una società post illuminista come la nostra, in cui vi è una sempre maggiore esaltazione della mente speculativa, del pensiero razionale e scientifico, è facile comprendere come vi sia una naturale propensione verso l’AI. Eppure l’umanità non si contraddistingue solamente per la sua intelligenza, ma anche e soprattutto per la sua natura empatica, emotiva, viscerale.
Un sentito grazie ai nostri sei autori che in questo numero ci fanno scendere nelle profondità di cosa caratterizza la nostra umanità: Mario Pieri, Francesco Montonati, Simona Franchini, Cristi Marci, Silvia Pillin, Fabio Losacco. Un grazie speciale a Massimo Panicucci per l’immagine di copertina.
A noi non resta che augurarvi una lettura fantastica!
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