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Il fondamento dei dieci comandamenti secondo Roddy Doyle: mai accontentarsi

Torniamo ad occuparci di consigli per gli scrittori che hanno voglia di sperimentare, di mettersi alla prova e crescere. La fantasia e la creatività non hanno età, tutti noi siamo quindi chiamati ogni giorno a migliorarci e a trovare nuovi modi per tirare fuori quello che abbiamo dentro.

Per imparare a farlo, oggi prendiamo a prestito le parole di un autore che ha raggiunto la fama a cavallo tra gli anni ’80 e ’90: Roddy Doyle. Scrittore irlandese noto per la sua descrizione schietta della classe operaia del suo Paese. Le ambientazioni, lo stile, l’humor e lo slang tipicamente irlandesi di Doyle lo hanno reso uno scrittore amato sia nel suo Paese che all’estero. In Italia pubblicato da Guanda e Salani.

Dai suoi romanzi, come “The Committment” o “The van” (tradotto in italiano con il titolo “Due sulla strada”), sono stati tratti film di successo. Oltre a scrivere romanzi, tuttavia, ha pubblicato anche molte storie per bambini, oltre a dedicarsi alla sceneggiatura.

Il suo segreto? Il non accontentarsi.

Il consiglio di oggi, infatti, è proprio questo: “Cambia idea. Le idee buone spesso vengono uccise da altre ancora migliori. Stavo lavorando a un romanzo su una band che si chiama the Partitions. Poi ho deciso di chiamarli The Commitments”.

Non è l’unico consiglio che l’autore ci elargisce, però. Come riporta The Guardian Doyle ce ne ha lasciati ben dieci[1], anche se oggi ci concentriamo sul n.8.

Mai, quindi, accontentarsi di una buona idea, perché se ci attacchiamo alle buone idee rimaniamo poco sopra la mediocrità. Il mondo è pieno di buone idee. Noi, quando scriviamo, dobbiamo cercare le grandi idee.

Come fare?

Buttando giù una prima stesura in modo rapido, senza pensare, dando libero sfogo alle idee, buone o cattive che siano (consiglio n.2). Dopo, però, rielabora con raziocinio, cercando di trovare soluzioni sempre più precise, sempre migliori, più accattivanti (consiglio n.3).

Questo non basta. Il segreto è non essere attaccati a ciò che si è scritto. Se ogni parola che mettiamo su carta la viviamo come un pezzo di noi, allora non avremo mai la forza di ucciderla, di cancellarla, di rielaborarla.

Dobbiamo estraniarci da ciò che abbiamo scritto, mettere una distanza emotiva tra noi e il racconto, il romanzo o la poesia che abbiamo scritto. Solo quando non c’è più attaccamento, dipendenza e turbamento emotivo allora possiamo stracciare le nostre stesse parole nella consapevolezza che se anche erano una buona idea, verranno sostituite da qualcosa di migliore.

Bene, adesso non resta che provarci. Buona scrittura!

Fateci sapere cosa ne pensate con i vostri commenti e seguiteci su Facebook, sul nostro canale Youtube e nel canale Telegram.


[1] I dieci consigli sono:

1) Non mettere una fotografia del tuo autore preferito sulla scrivania, soprattutto se l’autore è uno di quelli famosi che si sono suicidati.

2) Sii gentile con te stesso. Riempi le pagine il più velocemente possibile; usa spazi doppi o scrivi ogni seconda riga. Considera ogni nuova pagina come un piccolo trionfo…

3) finché non arrivi a pagina 50. Poi calmati e inizia a preoccuparti della qualità. Sentiti in ansia, è il lavoro.

4) Dai un nome all’opera il più velocemente possibile. Prendine possesso e guardala. Dickens sapeva che Bleak House si sarebbe chiamata Bleak House prima di iniziare a scriverla. Il resto dev’essere stato facile.

5) Limita la tua navigazione a pochi siti web al giorno. Non andare vicino ai bookmaker online, a meno che non si tratti di ricerche.

6) Tieni un dizionario dei sinonimi, ma nel capanno in fondo al giardino o dietro il frigorifero, in un posto che richiede spostamenti o sforzi. Le parole che ti vengono in mente sono probabili, ad esempio “cavallo”, “corse”, “disse”.

7) Ogni tanto, cedi alla tentazione. Lava il pavimento della cucina, stendi il bucato. È ricerca.

8) Cambia idea. Le buone idee vengono spesso assassinate da quelle migliori. Stavo lavorando a un romanzo su una band chiamata The Partitions. Poi ho deciso di chiamarli The Commitments.

9) Non cercare su amazon.co.uk il libro che non hai ancora scritto.

10) Dedica qualche minuto al giorno alla biografia di copertina: “Divide il suo tempo tra Kabul e la Terra del Fuoco”. Ma poi torna al lavoro.

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